In un regno africano il re leone raccoglieva i tributi di tutti i sudditi, per aiutare i più bisognosi. Solo Eguì il tartarugo, non dava nulla perché diceva di non avere terra da coltivare. Ma in realtà lui aveva della terra al di là del lago etutti i giorni andava a lavorarci. Saliva sulla scala nelle nuvole, e scendeva nel suo campo e poi tornava. Un giorno, un cacciatore tolse la scala che lui usava e lui cadde rompendo il suo carapace…
Gli altri animali lo misero in un sacco e lo portarono dal re, per dimostrare che lui mentiva. Ma dal sacco uscì eguì con il carapace intero…
Ma era evidente che ra stato incollato, e che Eguì mentiva. Ecco spiegato perché il carapace delle tertarughe ha quel disegno screziato
Dal Centro interculturale delle donne “ casa di Ramia”:
Sandra Erhabor, Fatima Lebron, Rachida Syal, Saddaf Sima, Tedla Neghisti,Ghebrezghi Roxana Viganò, Maria Bendazzoli, Chiara Castagnetti, Sara Iandolo, Susanna Bissoli, Dounia Laoninate Mariangela Zanini, Alma Miehar. Coordinati da , Elena Migliavacca,
Laboratorio condotto da Marco Scacchetti che ha realizzato le teste di cartapesta e Marta Scipioni ha realizzato il teatrino
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