Valigia ralizzata dalla scuola per l' infanzia Monte D'Oro di Montorio
Teste realizzate da Marco Scacchetti
Progetto di tirocinio della studentessa
Anna Giorgetta
del quinto anno presso la facoltà di
Scienze della Formazione Primaria dell’Università degli Studi di Padova con sede a Verona.
Il titolo del progetto è “L’ARTE CHE CI RACCONTA”.
Realizzato con la collaborazione di Marco Scacchetti di Favolavà
Trama della storia
C’era una volta una famiglia di orchi, era una famiglia tranquilla e benvoluta. Un giorno nacquero due piccoli orchi: Orchino buono e carino, e Orcone un po’ goffo, che incuteva paura. Orcone però soffriva perché nessun bambino voleva giocare con lui e tutti scappavano solo a vederlo… Andarono a scuola e Orcone si fece un amico: Celestino. Un giorno, Orcone e Celestino, andarono nel bosco a camminare con un sacco per far legna. Tanto risero che a un certo punto persero la strada.. Nel paese tutti pensarono che Orcone volesse rapire Celestino. Ma verso sera apparvero i due amici scherzando e rimasero sorpresi per l’ accoglienza. Orcone si arrabbiò molto perché avevano dubitato su di lui. Da quel giorno più nessuno pensò qualcosa di brutto contro ..nessuno
Grazie alla disponibilità dell’Istituto Comprensivo 17 ho avuto l’opportunità di svolgere il mio percorso di tirocinio con trentacinque bambini di cinque anni presso la scuola dell’infanzia “Monte d’Oro” di Montorio (VR).
L’arte che ci racconta perché i bambini, attraverso esperienze laboratoriali hanno incontrato diversi modi di fare arte e hanno scoperto che ognuno di essi può raccontarci e suggerirci qualcosa.
L’arte che ci racconta è, inoltre, inteso come l’arte che racconta qualcosa di noi stessi, ho infatti progettato delle attività che permettessero ad ogni bambino di scoprire qualcosa di nuovo sia del mondo artistico che di se stesso.
Come viene descritto nelle Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione, “l’incontro dei bambini con l’arte è un’occasione per guardare con occhi diversi il mondo che li circonda” (MIUR, pag. 26, 2012).
La mia idea è stata quella di unire il mondo della lettura e quello dell’arte ed è proprio in questa unione che Favolavà è “entrata in scena”! Desideravo che questo percorso fosse originale e per questo ho chiesto a Marco Scacchetti se fosse possibile costruire dei burattini riguardanti delle nuove storie.
In collaborazione con le insegnanti e Marco sono state inventate due storie: “Orcone, Orchino e Celestino” e “Re Ambrogino e l’uovo più bello”.
I bambini, attraverso diverse attività hanno colto le sfumature delle storie, le hanno drammatizzate e le hanno messe in musica suonando il proprio corpo. Sicuramente uno dei momenti più entusiasmanti è stato quello dell’arrivo a scuola dei burattini, i quali sono stati creati in collaborazione con Favolavà.
I bambini non solo hanno avuto modo di scoprire un nuovo mondo artistico ma hanno avuto anche la possibilità di indossare i burattini ed utilizzarli in uno spazio protetto ed in un clima disteso. Durante gli ultimi incontri dedicati al progetto sono stati i bambini a presentare ai compagni di tre e quattro anni le due nuove storie utilizzando i burattini… E vi posso assicurare che è stato un vero spettacolo!
I burattini creati per i personaggi delle due storie sono autentici, originali e meravigliosi e i bambini sono rimasti incantati. Durante lo spettacolo si è creato una magia: occhi sbarrati, bocche aperte, alcuni bambini seduti sulle panchine, altri in piedi perché troppo presi per rimanere fermi. La magia dello spettacolo è stata alimentata dal fatto che i bambini non sono stati meri destinatari ma hanno partecipato dialogando con i personaggi-burattini e si sono sentiti protagonisti di ciò che stava avvenendo.
I burattini delle due nuove storie sono stati esposti presso il Centro di Lettura di Montorio e, con grande piacere, ho notato che gli stessi bambini invitavano compagni, amici e famigliari per “vedere quello che abbiamo fatto”!
I soggetti coinvolti nel progetto sono stati numerosi e le insegnanti della scuola “Monte d’Oro” sono state compagne di viaggio preziose, mi hanno accolto e supportato fin dal primo giorno con affetto ed entusiasmo. Ci tengo inoltre a ringraziare l’Associazione Favolavà, in particolare Marco Scacchetti perché senza il suo costante supporto, i suoi pregiati consigli e la sua disponibilità nella creazione dei burattini e nella revisione delle storie tutto questo progetto non sarebbe stato originale, appassionante e soddisfacente come lo è stato.
E colgo l’occasione per invitarvi a… Provarci! Vi assicuro che leggerete le battute del canovaccio solo i primi minuti poiché poi sarete così presi dalla storia e da questa autentica esperienza che darete libero sfogo alla vostra fantasia!
Con affetto,
Anna Giorgetta
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